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"L'uomo incontra Dio dietro ad ogni porta che la scienza riesce ad aprire.", questo lo disse Einstein ed è anche la mia visione.
Quindi che questo ti basti per sapere che io non nego la scienza, in quanto la scienza è lo strumento per conoscere il "corpo" di dio, e la spiritualità lo strumento per conoscere la sua anima.
Tanto per mettere in chiaro subito le carte, in me non hai trovato un individuo schizofrenico che scinde le cose, ma la mia visione è sempre unitiva.
La scienza non nega Dio, bensì lo afferma.
La scienza è solo uno strumento per scoprire la divinità di tutto ciò che è. Questa è la mia definizione di scienza, e come vedi, per me, c'è un connubio armonico straordinario tra spiritualità e scienza.,
Forse non mi conosci ma io ho una formazione tecnico-scientifica, ma ciò non mi fa assolutamente negare la mistica, anzi mi sento un privilegiato per non negare nulla, ma per affermare ogni cosa.
Io vedo entrambe le verità e questo è forse il guaio, per me non esiste o questo o quello, per me esiste questo e quello.
La scienza non nega assolutamente la mistica e la spiritualità, questo lo può sostenere solamente una mente poco espansa e molto limitata, una mente fanatica.
Ma per fortuna esistono persone, e io ne ho conosciute e io stesso ne sono un esempio, che hanno mirabilmente armonizzato dentro se stesse i due poli apparentemente contradditori, ( la religione e la razionalità ) hanno unificato ciò che nella maggior parte delle persone rimane tuttora irrealizzatile, hanno saputo far coincidere gli opposti unificando la dualità dell'esistenza.

vabbè ana', ho capito il tuo modo di pensare...
ma non posso non criticare la strana tendenza dell'homo misticus ( ) a sentirsi un caso raro... secondo me come non lo sono io non lo sei nemmeno tu... il problema è che io l'accetto..

"problema" ovviamente si fa per dire...

ikarozzo, siamo tutti unici e irripetibili, questa è la bellezza della vita.
Non siamo fati in serie su una catena di montaggio.
Volevo chiederti una cosa, sei per caso membro dell' UAAR ?

che siamo unici e irripetibili non ci piove... ma non so quanto tu abbia fatto effettivamente "tuo" questo concetto...
infatti, quello che intendevo è che io , pur essendo diverso da te, sono consapevole di non aver armonizzato dentro di me un bel nulla... ma semplicemente perchè credo che non ci sia nessuno "squilibrio" di base che bisogna armonizzare nè tantomeno nessuna suprema verita' da raggiungere...
Questo è quello che penso.
Lo schizofrenico, tanto per capirci, non è colui che scinde le cose, ma colui che confonde realta' e immaginazione... comincia a cosiderare la realta' da questo punto di vista e vedrai che molti insegnamenti dei "maestri" non sono altro che un passo bello grande nella direzione della confusione "realta'-immaginazione".
per quanto riguarda l'uaar, sono iscritto al sito,mi trovo d'accordo con molte cose che l'unione propone e dice, ma non sono un "fondamentalista ateo", se è questo quello che volevi sapere...

ops, mi scuso per l'imprecisone...: la schizofrenia è (nei casi gravi)mancanza di senso della realta' accompagnata da dissociazione... diciamo che entrambi abbiamo dato una definizione parziale ma valida di cosa essa sia ....
Questo ovviamente non cambia nulla rispetto al concetto espresso nel post...

ahahahahahah , in tutto cio' rido di gusto perchè proprio a proposito di schizofrenia ho appena letto un articolo sun un santone "swami muktananda", che fu beccato nei bagni pubblici mentre si cospargeva di escrementi e fermava la gente dicendo " dolci di bombay... ne volete??"
questa si' che è armonizzazione ...

Lo penso pure io, non c'è nessuna verità da raggiungere, nessuna illuminazione , nessuna realtà diversa da ciò che siamo qui e ora.
Tutto è perfetto in questo momento, perchè non potrebbe essere diversamente da ciò che è.

Non cerco mai di migliorarmi o di imparare qualcosa, rimango esattamente come sono. Non sono uno che impara, sono uno che evita. Non ho voglia di imparare, mi sento perfettamente normale nel mio modo pazzo.
- Ma cosa eviti?
- Di diventare come gli altri.

Charles Bukowski, Quello che importa è grattarmi sotto le ascelle.

ananda ho capito... non posso dire altro che :"continua ad evitare se pensi che sia la cosa migliore!".
E se veramente pensi che non ci sia nulla da cambiare non avresti nemmeno dovuto intraprendere il tuo cammino "spirituale"... evidentemente sai bene, visto che è la base delle sottrine orientali, che il "qui ed ora" è una meta... e quello che ti dico (sono tenuto a dirtelo), è che il "qui ed ora" inteso in quel senso è solo una chimera.

Non so cosa rispondere, perchè ogni risposta è causa di ulteriori domende che saranno causa di uteriori risposte, discussioni e critiche, lde e così all'infinito.....e quali provocheranno altre domande che avranno bisogno di nuove riscposte le quali accenderanno ulteriori dibattiti senza conludere nulla.....
Che dire?
Nulla.
Il qui e ora è veramente l'unica meta.
La perfezione è nell'accettare il momento presente in totalità.
E questo è il bello della vita, potremmo strare a discutere ancora per 10000 anni ed essere al punto di partenza. :-)
Non esiste meta, non esiste traguardo, non esiste illuminazione, non esiste verità da raggiungere.

Un filosofo domandò a un maestro zen: <<con quale facoltà dobbiamo disciplinare la nostra mente in modo da raggiungere la verità?>>.
<<non dobbiamo disciplinare la mente>> rispose il maestro <<e non c’è nessuna verità da raggiungere.>>
<<ma, allora, perché c’è questo monastero e perché tu sei qui a insegnare? Come fai a mentire così spudoratamente?>>
<<non posso mentire, visto che non ho una lingua con cui parlare.>>
<<non riesco più a seguire il tuo ragionamento.>>
<<nemmeno io.>>

Edited by Ananda33 - 15/9/2011, 17:55

apposto... chiudiamola qui per piacere!!!!
complimenti per la massima zen...
profonda quanto basta per capire che è una follia.

Tutto è follia io che discuto con te e tu che mi rispondi: pure questo è follia.
Dove pretendi di arrivare, hai forse delle mete?
Io non ho nessuna meta.

se non hai mete.. allora taci... ma non normalmente ...cerca di farlo alla maniera del buddha, un nobile silenzio!!!!... anche perchè la massima zen che hai postato mi ha fatto capire che tutto quello di cui abbiamo parlato o non l'hai letto (lo spero) o non hai fatto lo sforzo di capirlo , e questo sarebbe molto piu' grave, perchè significa che sei irrecuperabile. Ciao uomo senza mete

Non esiste mèta personale, solo il Tutto ha la propria mèta, della quale noi siamo solo testimoni.
Noi in qualità di ego non possiamo avere mète che non siano conformi al Tutto.

Ricordati che parliamo, vediamo e interpretiamo attraverso la "mente", e guarda a caso la stessa parola "mente" assume un duplice significato, ci hai fatto caso?
Ebbene, la "mente", mente, sempre e perenne-mente !

secondo me sei un po' de-mente...

cmq non scadiamo nel trash.. ananda. Se devi "santoneggiare" e sproloquiare baggianate di cotale pesantezza evita di scrivere...fammi sto favore. Te lo chiedo col cuore in mano....

abbi rispetto per il tuo interlocutore! non siamo in un sangha nè in un ashram.

@Ananda: nonostante tu dica di avere una formazione tecnico-scientifica dimostri una mancanza di logica disarmante, resa ancor piu' palese dall'essere passato da metafore inerenti la scienza (con cui cercavi forse di argomentare?) a discorsi "santoneggianti" (Icarozzo mi perdoni il plagio) con cui dimostri soltanto debolezza. P.S. il tuo comportamento in discussione ricorda molto quello di alcuni pazienti del dott. Cesar Millan...peccato soltanto che loro siano cani...

huahuhauhauahauhauuhuahahuahu seiphyr apprezzo molto il tuo intervento... magari i toni sono un po' troppo decisi, ma nel "caso ananda" comincio a sopsettare che siano quelli adeguati...