Ciao mistico... il tuo intervento è molto parrezzato perchè da nuovi spunti alla discussione...
Senza dubbio quella che viene chiamata "via che scende" , cioè quella via spiritulae che dalla realizzazione della cosiddetta unione mistica con il tutto riporta al fenomenico e al reale,(per intenderci è la via che ha le basi nella filosofia di nagarjuna , nellla scuola madhyamika del buddhismo mahayana, nello yoga integrale di aurobindo etc. etc.) è senza dubbio una via (che tra l'altro anche lo zen, in parte, ripropone) molto "utile".
dico "utile" proprio perchè impedisce derive skizoidi ed allontanamenti forzati dalla realta'....Al giorno d'oggi è da questa concezione dello spiritualismo che prendono le mosse quelle forme di misticismo o spiritualismo secolarizzate...Vedi ken wilber, ma anche andrew cohen, ma anche lo stesso Sam harris, o Batchelor, e cosi' via.
Ora pero' dobbiamo considerare due cosette:
1 che anche questa forma di dedizione allo spirituale nasconde delle problematiche come dimostra l'alta percentuale di patologie che anche forme cosi' controllate e riadattate di spiritualismo possono comportare...
2che in italia, questa forma è affiancata dall'altra, quella molto piu' forte a livello di presa sulla mente umana, quella dei santoni e dei guru che non sempre non hanno secondi fini... e che dietro un un'iniziale parvenza di apertura verso il fenomenico, si trasformano in veri e propri "stupratori" della psiche, creando delle vere e proprie sette.
Detto questo, passo ad una mia considerazione del tutto personale:
io ritengo che la cosiddetta "via che scende" non sia altro che un compromesso, per altro rischioso e molte volte nefasto, per cercare di "salvare il salvabile". Voglio dire: qualcuno si è reso conto che la figura dell'eremita non era funzionale allo sviluppo delle dottrine, ed ha cominciato a cambiare leggermente il messaggio originale dei mistici per far si' che il messaggio avesse piu' presa sul sociale...
Quindi nella mia ottica (che non prevede spiritualismi in nessun caso), sarebbe meglio evitare il misticismo in toto, sia perchè non ha riscontri effettivi con il razionale, sia perchè anche nella sua unione col secolarismo, non puo' che produrre ulteriore confusione.
Inoltre la mteria è dimostrato che c'è.... ma lo spirito?
é chiaro cmq che la visione , per cosi' dire "soft", del misticismo, ai fini dell'integrazione sociale dei praticanti, è di molto migliore rispetto a quella "hard"... ma, come ho espresso sopra, ritengo che sia nata proprio per facilitare questa integrazione ... non aggiunge nulla di nuovo, riporta il mistico tra di noi ma gli lascia le sue convinzioni parziali e non scientificamente provate...